“Ripristinare ed agganciare la linea tramviaria leggera al raccordo ferroviario Napoli – Sorrento dell’EAV, attraverso cinque fermate dedicate ai punti attrattivi del comprensorio dei Monti Lattari e dell’area stabiese”.
E’ questa l’idea progettuale snocciolata da Silvana Somma, candidata alla Camera dei Deputati alle elezioni di domenica 4 marzo 2018, con il sostegno del Partito Democratico, Più Europa con Emma Bonino, Insieme 2018 e Civica Popolare. Un progetto che andrebbe ad affiancare il lavoro già importante di programmazione e sviluppo svolto dagli Enti Locali.
“Le amministrazioni locali – ha proseguito – sono al lavoro da tempo, uno sforzo che non può fare a meno di tutto il nostro sostegno. Ecco perché nei prossimi giorni mi metterò in contatto con i vertici dell’Ente Autonomo Volturno, per sostenere il progetto attraverso lo studio di proposte e soluzioni che incidano in maniera concreta sull’indotto economico, lavorativo e qualitativo dell’area dei Monti Lattari, dell’area stabiese e della Penisola Sorrentina“.
La riconversione della tratta ferroviaria Castellammare di Stabia – Gragnano è un’idea progettuale che risale al 2002. Il piano prevede la conferma del tracciato esistente, con l’implementazione di cinque nuove fermate intermedie, tra cui quella di interscambio con la linea ferroviaria EAV Napoli – Sorrento, vero punto di forza del progetto. “La linea Torre Annunziata – Castellammare di Stabia – Gragnano ha una rilevanza storica essendo parte della prima ferrovia italiana, inaugurata nel 1839, quando ancora l’Italia, intesa come stato unitario, ancora non esisteva – ha sottolineato Silvana Somma -. Oggi questa tratta è annoverata tra i cosiddetti ‘rami secchi’, destinati alla dismissione. Una ‘potatura’ che vogliamo assolutamente evitare, puntando a mettere in rete il nostro ricco patrimonio di risorse storiche ed ambientali esistenti, come la Valle dei Mulini e gli Scavi di Stabia“.
Un progetto, quello voluto da Silvana Somma, in cui verrebbero coinvolte oltre 49mila famiglie e circa 150mila abitanti: “Sarebbe una via di sfogo alternativa alla Statale Sorrentina – ha precisato -, recentemente messa in crisi dalle recenti ondate di maltempo. Esso avrebbe effetti diretti su un’area molto vasta, a partire dai Monti Lattari fino alla Penisola Sorrentina, con la mobilità dei comuni che subirebbe un corposo aumento in termini di mobilità e qualità della vita. Perché il Futuro parte da qui“.