SANT’AGNELLO: UN MURO ABUSIVO DETURPA VIA BELVEDERE

SANT’AGNELLO: UN MURO ABUSIVO  DETURPA VIA BELVEDERE

SANT’AGNELLO: UN MURO ABUSIVO DETURPA VIA BELVEDERE

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SANT’AGNELLO: OPERE EDILI IN CORSO IN VIA BELVEDERE …
ELIMINATA LA VEGETAZIONE E INNALZATO UN MURO
CHE OCCLUDE IL “BEL VEDERE” CON VISTA MARE!!!

Nel Comune di Sant’Agnello, in località Colli di Fontanelle, imboccando la Via Belvedere si giunge, alla fine della strada comunale, all’accesso di una proprietà privata dove da giorni sono in corso d’opera lavori edili.

Tali lavori hanno comportato la modifica del sito con sbancamento e movimento di terreno con mezzi pesanti e taglio della vegetazione preesistente. Oltre a cespugli della macchia mediterranea sono stati eliminati anche diversi alberi di tamerici dell’originario impianto della strada comunale, una giovane conifera, delle robinie e una decennale quercia, mentre altri alberi (un carrubo e alcuni fruttiferi) sono stati sradicati e riposizionati lungo il viale d’accesso.

Sembrerebbe che in tale proprietà, adiacente ad altra proprietà già interessata da lavori edili con la realizzazione di una piscina, si stia effettuando una trasformazione dell’area esterna per poter intraprendere un’attività ricettiva nell’immobile presente.

Ma quello che ha suscitato le accorate proteste degli abitanti del borgo, che si sono rivolti al WWF, è stata la realizzazione al confine con la strada di un massiccio e alto muro in pietra in luogo del preesistente muretto di circa 50 cm su cui insisteva una rete con un’edera cresciuta nel corso degli anni.

Da una veloce indagine abbiamo appurato che la strada denominata “Via Belvedere” è stata realizzata dall’ente Provincia di Napoli nella metà degli anni ’60. La strada, come si deduce da alcune foto d’epoca (estratte dal libro LI CUONTI – ed. La Conchiglia – autore A. De Angelis), conduceva ad un “belvedere” ed era delimitata da un basso muretto lato mare.

All’inizio del 2000 il Comune di Sant’Agnello ottenne un finanziamento europeo per la realizzazione sotto la strada dell’impianto fognario e, successivamente, acquisì la strada a patrimonio comunale. Ci sembra logico che assieme alla strada l’ente comunale abbia acquisito anche il muretto realizzato dalla provincia a delimitazione della carreggiata.
Ci si chiede come si sia mai potuto autorizzare la sua trasformazione in una barriera “paravista” alta e massiccia, a tutela della proprietà privata e a danno del pubblico panorama?

Visto che l’intero territorio del Comune di Sant’Agnello è stato dichiarato di notevole interesse paesaggistico e ricade nell’ambito di efficacia del PUT per l’Area Sorrentino-Amalfitana statuito con la L.R. n. 35/87; la zona è sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.L.vo 42/2004, il WWF ha chiesto agli enti competenti, a cui ha inviato una nota, di verificare la legittimità di tutte le opere realizzate e/o in corso di realizzazione nella proprietà in questione anche in relazione alla titolarità a costruire sul muretto di confine con la strada comunale.

Gaetano Milone

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