La settimana che si è appena conclusa è stata caratterizzati da forte volatilità. I mercati sono entrati in una fase di correzione e molti risparmiatori si chiedono cosa fare. Ci si interroga se ci troviamo difronte ad un’inversione del trend positivo di mercato o semplicemente ad una correzione temporanea che può offrire delle opportunità di acquisto a pezzi più vantaggiosi.
Allora cosa fare se si hanno portafogli allocati in fondi azionari o bilanciati?
Se le asset class dei nostri portafogli sono ben diversificate, hanno un orizzonte temporale di medio-lungo termine e sono adeguati al nostro profilo di rischio, possiamo anche mantenere la calma e non fare nulla.
Il mercato periodicamente attraversa delle fasi di ribasso alle quali puntualmente seguono poi le fasi rialziste. Non possiamo prevedere gli intervalli, a volte brevi a volte più lunghi, ma certamente ricordiamo che dal 2009 ad oggi molte volte il mercato ha ritracciato dopo fasi ribassiste come quelle che abbiamo visto la scorsa settimana sui listini Usa, basti pensare all’ultima fase del 2016 quando il S&P 500 perse l’11% in tre settimane.
Se l’orizzonte temporale dei nostri investimenti è lungo, se abbiamo diversificato bene, se abbiamo scelto il miglior gestore per i nostri investimenti, non ci resta che aspettare che torni la calma sui mercati e seguire i nostri obiettivi di investimento.
Come disse Warrren Buffett, in un’intervista al Cnbc durante una delle fasi di correzione del 2016:“Non guardate troppo da vicino il mercato. Se vi preoccupate quando le azioni scendono un po’ o pensate di venderle quando salgono, non avrete risultati molto buoni”.
Da consulente vi consiglio di monitorare il vostro portafoglio con una cadenza semestrale, se siete proprio ansiosi trimestrale, e insieme al vostro consulente analizzate gli andamenti sempre in relazione all’orizzonte temporale fissato al momento della pianificazione.
Pierangela De Martino