Prosegue il cammino verso la festa patronale con una delle tante leggende sorrentine, legate alla tradizione, sulla vita di Sant’Antonino.
“Il miracolo della balena e del bambino”.
Sorrento, paese di mare e quindi di pescatori, Il mare fonte di vita ma anche di paure legate ad esso.
Si racconta che un giorno, mentre i pescatori erano al largo della costa per il loro lavoro, i bambini giocavano chi sulla spiaggia con la sabbia a costruire castelli, chi nuotava e gareggiava con gli amici… all’improvviso nei pressi delle tonnare apparve un pesce enorme (una balena?) che avanzò minaccioso alla volta degl’ignari bagnanti e divorò uno dei bambini. Alle grida dei compagni, accorsero remando velocemente i pescatori della zona, ma inutilmente. Intanto si sparse la notizia in paese e ai pianti disperati della mamma del bambino scomparso rispose Sant’Antonino, allora un umile abate del monastero di Sant’Agrippino, che scese sulla spiaggia e ordinò al “mostro” di restituire il bimbo. Il pesce vomitò sulla sabbia Pasqualino sano e salvo. Tutti festeggiarono e da allora ebbero una devozione particolare per Sant’Antonino.