Un nuovo tunnel bucherà la collina dove sorge l’antica Stabiae e la villa romana di Arianna. E un sottopasso destinato a sconvolgere la viabilità (e la vita) di un intero quartiere da 10mila abitanti. Castellammare di Stabia si divide per i lavori del raddoppio della Circumvesuviana sulla linea Napoli-Sorrento. Un progetto da sottoporre ancora al vaglio del Consiglio comunale, ma che già chiama alla battaglia cittadini e commercianti.
Da una parte, l’Eav con un investimento di 130 milioni, stanziati dalla Regione e un piano per riqualificare una stazione (“Castellammare di Stabia”), costruirne una nuova (“Stabia Scavi”, ex Via Nocera), realizzare un sottopasso carrabile in via Cosenza e uno pedonale ed eliminare il passaggio a livello a raso della stazione di “Via Nocera”. Su tutto, l’impresa considerata necessaria: il raddoppio da Torre Annunziata a Castellammare.
Proprio per accogliere il secondo binario è necessario scavare un secondo tunnel parallelo a quello già esistente tra “Via Nocera” e “Castellammare di Stabia” per la circolazione a unico binario. Una galleria di circa 800 metri, che sbucherà alla stazione di Castellammare, dove si concluderà il raddoppio. Per Sorrento si continuerà a circolare a rotaia unica, come accade finora e come è sempre stato da quando è stata realizzata la Circum.
Ma tunnel e sottopasso dividono la città e diventano un caso politico. Favorevole il sindaco Antonio Pannulo, contraria l’opposizione con il consigliere Leu Alessandro Zingone che ha sollevato il caso e ha presentato un’interrogazione consiliare. Contraria l’Ascom. mobilitato un comitato di cittadini, avviata una petizione. Liberi e uguali ha anche organizzato un volantinaggio.
Fino a giorni scorsi a tenere banco è stato il sottopasso di via Cosenza, previsto in una strada doppio senso stretta tra due file di alti fabbricati. I comitati e le opposizioni in consiglio comunale accusano: così si trasformerebbe una strada da passeggio in una via a scorrimento veloce, finendo per desertificarla, inibendo il passaggio pedonale. Ora la polemica investe il nuovo tunnel da affiancare a quello già esistente che consenta il passaggio del nuovo binario in costruzione.
“La doppia galleria è necessaria per il raddoppio – conferma l’ingegner Tino Borrello, dirigente Eav responsabile degli investimenti – parte dall’attuale fermata di Via Nocera e sbucherà dall’altro lato della collina, nella stazione di Castellammare di Stabia”. L’Eav difende il suo progetto. “Oggi si arriva a Stabia con un solo binario – prosegue Borrello – c’è problema di capacità ferroviaria e di sicurezza. Abbiamo compreso che ci sono criticità sul progetto, siamo pronti all’ascolto e a migliorare il piano ma non capisco come mai si voglia conservare il passaggio a livello in un’ipotesi di sviluppo del traffico dei treni su Castellammare. Come si può pensare che sia conveniente lasciare la circolazione dei treni a un binario unico? È anacronistica l’ipotesi che, nel 2022, a lavori finiti, avremo i treni che sfrecciano con le macchine in attesa al passaggio a livello, con tutti i problemi di traffico e smog che ne derivano”.
Borrello ricorda che l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria è contraria ai passaggi a livello in città. “Potrebbero imporci delle direttive – conclude – e stabilire l’eliminazione delle sbarre a raso. In ogni caso siamo disponibili a migliorare il progetto, abbiamo appena presentato una deroga che prevede il passaggio a livello pedonale e due sottopassi uno carrabile attrezzato con galleria commerciale e l’altro pedonale”. “Sono favorevole all’intera opera – spiega il sindaco di Castellammare Antonio Pannullo – perché il raddoppio porterà 15 coppie di treni in più in città, non sono pochi. Significa che Castellammare avrà una specie di metropolitana e un accesso verso Napoli ogni 15 minuti. Ma sono altrettanto convinto che un’opera di così forte impatto sulla città non può essere avallata sulla testa dei cittadini”.
Il sindaco spiega che è cominciata la campagna d’ascolto di cittadini e commercianti. I cittadini del rione San Marco, interessato dai lavori (per cui è prevista una chiusura di 18 mesi, a causa del cantiere), saranno ascoltati la prossima settimana. “Sono emerse molte criticità che fanno pendere la bilancia più per il no. Abbiamo chiesto all’Eav di rivedere il progetto e abbiamo trovato la massima disponibilità. Ragioneranno su altre ipotesi fermo che salvaguardino il doppio binario. Il progetto deve poi passare in in consiglio comunale”.
Degli interventi previsti nel piano, è già attivo il cantiere all’altezza della Clinica Stabia: nuova stazione “Stabia Scavi” e 170 posti auto. Il progetto del sottopasso, in piedi dal 1998, è stato più volte respinto. Anche l’ex sindaco Salvatore Vozza aveva messo un veto all’impresa.
“Diciamo no al sottopasso di Via Nocera – afferma Alessandro Zingone, consigliere comunale Leu – si vuole realizzare un assurdo: auto e pedoni sotto e treno sopra. Uno scempio, una violenza nei confronti di un terzo degli stabiesi, e un grande spreco di danaro pubblico notevole. L’amministrazione ha tentato di far passare questo progetto direttamente in commissione ambientale senza passare in consiglio comunale. A decidere deve essere la città . Si faccia una seduta consiliare aperta”.