SORRENTO – Tenta uno scippo in Circumvesuviana ma viene bloccato ed arrestato. E’ accaduto a Sant’Agnello nel primo pomeriggio di oggi 25 gennaio, sul treno proveniente da Napoli, l’uomo ha tentato uno scippo ai danni di un pendolare per poi darsi alla fuga ma è stato bloccato e consegnato ai carabinieri dai passeggeri con l’aiuto di alcuni vigilantes. Circumvesuviana ancora protagonista, suo malgrado, di episodi di microcriminalità che rendono il viaggio, ai tantissimi pendolari e turisti, sempre meno sicuro.
Quando iniziò il servizio, oltre 60 anni fa, con la Circumvesuviana (all’epoca S.F.S.M. – Strade Ferrate Secondarie Meridionali) ci si poteva regolare gli orologi. Ti portava dapertutto, in orario, senza troppo affollamento, con corse frequenti, in sicurezza (tutte le stazioni erano presidiate), a prezzi decenti e tutto sommato con un discreto confort.
Oggi i treni che sono gli stessi da oltre 30 anni (tranne qualche eccezione) e quindi ormai non più adeguati agli standard moderni, corse al lumicino (quando non sono soppresse), ritardi, vagoni stracolmi (specie in certi orari), controlli quasi inesistenti, molte stazioni ormai abbandonate a se stesse (e diventa pericolosa la frequentazione dopo certi orari).
La società EAV, attuale gestore dopo l’accorpamento in essa di Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea ed altre società – creando un vero”carrozzone” ingestibile e altamente politicizzato, dichiara di non avere le risorse necessarie, per cui ha abbandonato le stazioni meno importanti, non può rinnovare il parco mezzi, non può permettersi di pagare il personale per i controlli, i treni rotti vengono riparati utilizzando pezzi di ricambio presi da altri treni. Il problema è che finito di cannibalizzare i treni inutilizzabili, non si potranno più riparare gli altri treni, le corse diminuiranno sempre di più e la società potrebbe chiudere.
Comunque, con tutti gli evidenti ed oggettivi difetti, la Circumvesuviana resta oggi, su molte tratte (specie dalla periferia est al centro, o per collegare i paesi vesuviani tra loro o con Napoli) l’unica valida alternativa al trasporto su ruota, che purtroppo, quando esistente, è anche peggio.