MENTRE LA SEZIONE DI MASSA LUBRENSE DELL’ARCHEOCLUB D’ITALIA CONTINUA AD OSSERVARE UN VERGOGNOSO “SILENZIO ASSENSO” SUGLI ATTACCHI DELL’UOMO ALL’IMMENSO PATRIMONIO STORICO ARCHEOLOGICO LASCIATOCI INTATTO DAI NOSTRI AVI, GIORNO DOPO GIORNO CON UN’ATTENTA “LETTURA” DEL TERRITORIO DA PARTE DI QUALCHE EROICO GARANTE DELLA LEGALITA’ VENGONO FUORI VIOLAZIONI A NORME URBANISTICHE E DI TUTELA DELLE BELLEZZE NATURALI DELLA TERRA LUBRENSE.
APPARE QUANTOMENO IMPENSABILE ED INIMMAGINABILE CHE IN POCHISSIME CENTINAIA DI METRI, LUNGO LA SUPER TUTELATA ROMANA “VIA MINERVIA”, INSISTANO NUMEROSE VIOLAZIONI ABUSIVE MAI “VISTE”, SEGNALATE E BLOCCATE! CI VOLEVANO “I NOSTRI” O MEGLIO IL CORAGGIO E LA PROFESSIONALITA’ DI UN CARABINIERE CON L’INNATO SENSO DEL DOVERE A “SCOPRIRE” UNA PENTOLA PIENA DI MALEFATTE!
QUESTA VOLTA A FINIRE SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DEGLI UOMINI DELLA LEGGE UN NOTO PROFESSIONISTA NAPOLETANO, PROPRIETARIO DELLA TORRE DI FOSSA LA PAPA, REALIZZATA LUNGO LA COSTA LUBRENSE, INSIEME AD ALTRE NOVE, DOPO LA TERRIBILE INVASIONE DEI TURCHI DEL 13 GIUGNO 1558, A DIFESA O AVVISTAMENTO DEI FEROCI E SANGUINARI SARACENI, A CUI E’ STATA NOTIFICATA UN’ORDINANZA DI SOSPENSIONE LAVORI.
NON VOGLIAMO ENTRARE NEL MERITO DEGLI “ABUSI” REALIZZATI PER RENDERE “ABITABILE” LA TORRE E D’ORO IL SOGGIORNO (UNA BROCHURE NE PUBBLICIZZA SU INTERNET L’OFFERTA A PREZZI STRATOSFERICI), MA FIGLI DI UNA TERRA “FELICE” VORREMMO TRAMANDARLA AI NOSTRI FIGLI ABITABILE, VIVIBILE E TESTIMONE DEL PASSAGGIO DI MILLENARIE CIVILTA’.