VICO EQUENSE: DROGA E DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, CORRIAMO AI RIPARI

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PERCHE’ NESSUNO PARLA DELLA CONDIZIONE DEI GIOVANI A VICO EQUENSE

La forte disoccupazione, legata sempre più alla crescita dello smercio e del consumo di droghe, rende la situazione drammatica. (Giuseppe Maffucci)

Quasi ogni giorno si leggono notizie riportate dalla stampa nazionale e locale e dai mezzi d’informazione telematica di arresti nella nostra città di spacciatori e di fatti gravi con violenze anche nelle famiglie, di furti e rapine perpetrati da consumatori abituali di droghe, notizie che vengono ignorate, tra l’indifferenza di tutti, come se il gravissimo problema della diffusione esponenziale della droga e del commercio criminale che ruota intorno ad esso non esistesse, mentre in realtà investe ormai tutto il nostro territorio, dal mare alle colline. Il problema invece esiste e non basta nascondere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi e far finta di niente, come avviene da anni, con un comportamento immorale ,da parte di chi detiene la responsabilità civile e amministrativa della città.
E’ ora di guardare in faccia a queste difficili realtà, così come quella che investe decine, centinaia i giovani diplomati e laureati di Vico Equense che ogni anno emigrano, vanno all’estero, una cifra impressionante che continua a non interessare la nostra sonnolenta opinione pubblica. Eppure si tratta dei nostri figli e di un investimento di milioni di euro che va in fumo, tanto è costato alle nostre famiglie farli studiare e formarli che è regalato a Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Stati Uniti. Un patrimonio inestimabile di capacità, energia, intelligenza che si perde. Ma perché se ne vanno? Se ne vanno anzitutto da una città e da un Paese ingiusto, dove le anti – virtù del familismo, del clientelismo e del servilismo contano assai più per trovare un lavoro di quanto pesino talento, onestà e capacità. Disgustati da un sistema dove un imbecille qualsiasi, un tronfio pallone gonfiato (vedi il f.f.), può ricoprire posti da favola soltanto perché fa parte di un clan o di un cerchio magico, di sfruttatori e approfittatori. Se ne vanno da una comunità che ha perso troppo treni e bruciato il proprio futuro inseguendo pifferai da quattro soldi e ricette semplicistiche, invece di pensare a un nuovo e diverso modello di sviluppo e di crescita per Vico Equense. E’ di questo che vorremo sentir parlare, leggere e ascoltare dai tanti politicanti che a breve affolleranno, le nostre strade e le nostre case, alla ricerca dei voti necessari per essere eletti.
Eletti per fare che e con chi……. vorrei che tantissimi cittadini, con forza attraverso i giornali e la rete ponessero questa stessa domanda, prima a loro stessi e poi a quelli che gli chiederanno il sostegno!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gaetano Milone

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