TORNA A VOLARE LA POIANA RECUPERATA DAL WWF
E CURATA AL C.R.A.S. DI NAPOLI
Domani (sabato 6 feb. 2016) il WWF Terre del Tirreno assieme al Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia procederà alla liberazione di un esemplare di Poiana (Buteo-buteo), rinvenuta ferita da arma da fuoco, recuperata dai volontari dell’associazione e curata al CRAS del Frullone di Napoli.
Dopo le cure e la lunga riabilitazione in apposita voliera il rapace è finalmente pronto per riacquistare la libertà. Alle zampe è stato messo dagli esperti ornitologi un apposito anello di riconoscimento per poterlo monitorare in futuro.
L’appuntamento per chi volesse assistere all’evento è nei pressi dell’area parcheggio della pineta del Monte S. Costanzo a Massa Lubrense alle ore 13,30. Di lì si procederà sulla cima del monte nei pressi della chiesetta dove si effettuerà il rilascio.
Era il 2 novembre quando un contadino intento a raccogliere le olive in un fondo sulle colline di Priora, nel comune di Sorrento, notò un animale ferito allertando i volontari del WWF. Giunti sul posto ci imbattemmo in un bellissimo esemplare di poiana con un problema evidente all’ala destra. L’animale si mostrava stranamente docile e, appena rientrati alla sede, provvedevamo a rifocillarlo con pezzetti di carne bianca. In mattinata lo consegnavamo, come da protocollo, all’ufficio veterinario dell’ASL di Piano di Sorrento per richiedere il trasporto al Frullone dove, da un esame radiografico, emergeva una frattura evidente all’ala destra causata da pallini di arma da fuoco. Dopo una delicata operazione chirurgica, e una lunga degenza nelle apposite voliere del CRAS, ora la Poiana è finalmente pronta a riacquistare la sua libertà.
Ma come è stato possibile sparare ad un uccello protetto come una Poiana? E’ assolutamente impossibile confondere una poiana dall’apertura alare di quasi un metro e mezzo con qualsiasi altra specie. Se tali animali vengono abbattuti lo sono deliberatamente, e questo ci dovrebbe far riflettere sulla professionalità e la civiltà inesistente da parte di diverse persone che continuano ad “imbracciare” indebitamente e pericolosamente un arma da fuoco, incentivati dalla scarsità di controlli repressivi e dalla certezza di restare impuniti. Ma l’accorato interessamento dei cittadini a tali eventi non può che farci ben sperare.
Anche se il Governo Italiano “sta facendo del suo meglio” per smantellare quegli gli organi preposti al controllo dell’attività venatoria e alla repressione dei reati ambientali, quali la Polizia Provinciale e il Corpo Forestale dello Stato, a ben guardare lontano ci sono segni di speranza.
Appena martedì scorso, infatti, il Parlamento di Strasburgo, dopo una petizione sottoscritta da ben 500mila cittadini europei, ha votato (con 592 voti a favore e solo 52 contro) per difendere le direttive Habitat e Uccelli che consentono di tutelare le specie e gli habitat più preziosi d’Europa, deliberando di rafforzarle e applicarle con rigore in tutti i Paesi dell’Unione europea.
Lo stesso recente sondaggio dell’Eurispes 2016 ha delineato il profilo del popolo italiano: contrari a vivisezione, caccia e sempre più vegetariani.
La fotografia panoramica dell’Italia scattata dall’Eurispes ci inquadra, analizzando le statistiche, come un popolo che ama sempre più gli animali, dove aumentano sempre più le persone contrarie a ogni forma di sfruttamento degli animali.
Siamo convinti che il bracconaggio sia una pratica anacronistica e, prima o poi, sparirà del tutto assieme alla caccia, anche perché l’ambiente naturale sta lentamente regredendo e con esso l’assurda possibilità di predare liberamente.”
Claudio d’Esposito – Presidente WWF Terre del Tirreno
Meta 05.02.2016