Avrebbe commesso illeciti nella procedura di acquisizione di sei box-auto abusivi al patrimonio comunale, causando all’ente un danno erariale di due milioni e 33mila euro. Nel mirino della Procura della Corte dei conti e del Comando provinciale della Guardia di finanza è finito un dirigente del Comune di Sorrento che, nei prossimi giorni, dovrà chiarire la propria posizione davanti ai magistrati.
Sotto la lente d’ingrandimento di inquirenti e investigatori sono finiti undici parcheggi interrati realizzati in città nel 2011. Sei di questi, però, sarebbero illegittimi. Motivo? L’opera finale non corrisponderebbe esattamente al progetto iniziale, così come sarebbero difformi la tipologia e la qualità agronomica delle aree di copertura.
Stando a quanto verificato dai finanzieri di Massa Lubrense coordinati dal tenente Nunzio Di Fonzo, i box-auto in questione sarebbero rimasti a disposizione dei proprietari, privando così il Comune di un’importante fonte di reddito, nonostante la legge preveda l’acquisizione dei parcheggi fuorilegge al patrimonio comunale. Di qui il danno erariale di due milioni di euro ipotizzato dal sostituto procuratore generale Francesco Vitiello.