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CONSIGLIO REGIONALE: PROROGA DI UN ANNO PER PIANI REGOLATORI E PROGRAMMI DI FABBRICAZIONE - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

CONSIGLIO REGIONALE: PROROGA DI UN ANNO PER PIANI REGOLATORI E PROGRAMMI DI FABBRICAZIONE

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CONSIGLIO REGIONALE: PROROGA DI UN ANNO PER PIANI REGOLATORI E PROGRAMMI DI FABBRICAZIONE

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Un anno di proroga per la presentazione dei piani regolatori generali e programmi di fabbricazione. Lo ha votato il Consiglio regionale della
Campania, presieduto dal vicepresidente Tommaso Casillo,
approvando la Delibera di Giunta regionale “Modifica al comma 3
dell’articolo 1 del Regolamento di attuazione per il governo del
territorio del 4 agosto 2011 n. 5”. La delibera, proposta dal
Vice presidente della Giunta e delegato all’urbanistica e
all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, prevede la modifica del comma
3 dell’art. 1 del Regolamento di attuazione per il governo del
territorio 4 agosto 2011 n. 5 prorogando da 36 a 48 mesi (dalla
entrata in vigore dei Piani territoriali di coordinamento
provinciale, quindi per un ulteriore altro anno) il termine di
scadenza dei Piani regolatori generali e dei programmi di
fabbricazione.
I Comuni avranno, dunque, un altro anno a disposizione per la
predisposizione dei Piani Urbanistici Comunali (PUC), tenuto
conto del fatto che la maggioranza di essi ha avviato le
procedure per la formazione del PUC, ma non è riuscita a
rispettare la tempistica fissata nei 36 mesi.
La delibera approvata dal Consiglio è, inoltre, proiettata verso
l’organica revisione sia della Legge urbanistica regionale
16/2004 sia del Regolamento n. 5/2011, nell’ottica della
semplificazione delle procedure nonché dell’adeguamento delle
disposizioni legislative statali intervenute successivamente
all’approvazione della normativa regionale.
L’esito della votazione è stato di 33 favorevoli (su 39
votanti) e di n. 6 voti contrari. A favore hanno votato i gruppi
della maggioranza, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia; voto
contrario è stato espresso dal Movimento 5 Stelle che,
attraverso il consigliere Tommaso Malerba, ha spiegato:
“l’ennesima proroga non risolve la difficoltà dei Comuni
nell’adottare i propri strumenti di pianificazione urbanistica e
non fa che reiterare la mentalità della de regolazione nella
quale si insinuano illegalità e speculazioni di vario tipo. E’
proprio la ‘mentalità del condono’ che va definitivamente
cancellata anche facendo emergere il lavoro di quei Comuni
virtuosi che, al contrario di altri, hanno approvato i Puc e
affrontando l’intera problematica attraverso la via legislativa,
e non già regolamentare, volta a favorire l’ampio confronto in
piena trasparenza su un tema tanto importante e delicato”.
Sul provvedimento si è sviluppato un ampio dibattito con il Vice
presidente della Giunta regionale Fulvio Bonavitacola, che ha
evidenziato: “il governo del territorio è un tema fondamentale
per il quale va ricercata un’ampia condivisione perché
appartiene alla fascia A delle grandi tematiche di cui il
Consiglio regionale deve occuparsi. Per questo ho ritenuto che
la potestà regolamentare fosse inappropriata a regolamentare
leggi di governo del territorio perché è una materia che
appartiene al Consiglio. Questa modifica si è resa necessaria
perché l’apparente sanzione nei confronti dei Comuni è, in
realtà, una sanzione nei confronti dei cittadini che sono coloro
che vengono effettivamente penalizzati. Una proroga, dunque, di
dodici mesi nei quali bisognerà affrontare per fare in modo che
la potestà pianificatoria dei Comuni venga effettivamente
esercitata in quanto potestà a beneficio dei cittadini”.
Il consigliere Pasquale Sommese (Ncd) ha evidenziato che “la
questione fondamentale è inquadrare questa proroga nell’ambito
della riforma dell’intera normativa volta a favorire l’attività
pianificatoria dei Comuni”; per Forza Italia, il consigliere
Gianpiero Zinzi (FI) ha sottolineato che “il nostro è un
approccio propositivo nel senso che bisogna mettere in campo una
modifica complessiva della legge regionale urbanistica; in tale
ottica la proroga è utile ma non tiene conto dei Comuni
commissariati, per i quali i termini andrebbero congelati e
dovrebbero decorrere a partire dall’insediamento degli organi
legittimamente eletti”. Su questo Zini ha presentato una
proposta di legge insieme con la collega di gruppo Di Scala.
Per Stefano Graziano (Pd): “il punto vero della questione è che
questa sia l’ultima proroga che si concede ai Comuni per
l’approvazione dei propri piani urbanistici e che si acceleri
nella approvazione dei piani comunali nell’ottica dello sviluppo
dell’area metropolitana di Napoli”. “Il provvedimento va nella
direzione giusta ma bisogna capire anche perché i piani
urbanistici comunali non sono stati approvati e la motivazione
sta essenzialmente nella mancanza di risorse che limita l’azione
dei Comuni nella adozione di questi importanti strumenti di
pianificazione” – ha spiegato Maurizio Petracca (Udc),
ricordando anche la propria esperienza di amministratore locale
al ramo. La proroga è giusta – ha sottolineato – ma non credo
che in un anno si riesca a fare ciò che non si è concretizzato
in dieci anni. Il problema fondamentale è reperire le risorse
per favorire i Comuni nell’adozione dei propri strumenti di
pianificazione urbanistica”. “Bisogna affrontare il tema
dell’edilizia in termini propositivi – ha sottolineato Raffaele
Topo (Pd) – perché il sistema produttivo economico campano va
incentivato e, quindi, il nodo della pianificazione urbanistica
va affrontato nell’ottica della semplificazione e del supporto
ai Comuni in questa delicata e importante attività”. A favore
della proroga si è detto anche il capogruppo di Fratelli
d’Italia Alberico Gambino secondo il quale “questo è un
provvedimento di cui il territorio necessita per dare ‘respiro’
ai Comuni e consentire loro di concretizzare l’attività di
pianificazione urbanistica”.

Gaetano Milone

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