FRODE FISCALE: LE FIAMME GIALLE DI MASSA LUBRENSE DENUNCIANO 12 IMPRENDITORI
IMPRESA SORRENTINA NEGLI ANNI 2009-2012 EMETTE E UTILIZZA FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI PER UN IMPORTO DI 2.600.000.00 EURO
DODICI IMPRENDITORI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI NAPOLI, SORRENTO COMPRESA, OGGETTO DI UN’ACCURATA E LUNGA INDAGINE DEGLI UOMINI DELLA GUARDIA DI FINANZA DI MASSA LUBRENSE, DIRETTI DAL TENENTE NUNZIO DI FONZO, SONO STATI DENUNCIATI A PIEDE LIBERO PER I REATI DI “EMISSIONE DI FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI E DICHIARAZIONE FRAUDOLENTE MEDIANTE L’USO DI FATTURE FALSE”
I finanzieri di Massa Lubrense, al termine di un’indagine durata due anni, hanno accertato
una complessa frode fiscale posta in essere, già dal 2006, da diverse imprese operanti
nell’ambito dell’intera Provincia di Napoli al fine di ottenere indebiti risparmi di imposta
ovvero consentire a terzi l’evasione fiscale.
L’operazione è stata avviata a seguito di un’attività di verifica fiscale nei confronti di una
società di Sorrento operante nel settore degli impianti idraulici: in contabilità erano state
registrate fatture attestanti costi maggiori di quelli effettivamente sostenuti dall’impresa.
Attraverso l’esame accurato della contabilità della società sorrentina è stato ricostruito,
dunque, il mosaico dell’imponente frode fiscale, che ha visto coinvolti complessivamente
12 imprenditori operanti in Sorrento, Napoli, Volla, Mariglianella, Ischia, Ercolano e
Giugliano in Campania.
La sovrafatturazione delle operazioni commerciali ha permesso all’impresa sorrentina di
ottenere un indebito risparmio d’imposta e alle imprese emittenti di incamerare l’IVA a
debito pagata dall’impresa utilizzatrice, anziché versarla al Fisco. Al termine delle indagini
è stato acclarato che, negli anni 2009-2012, sono state emesse e utilizzate fatture per
operazioni inesistenti per complessivi € 2.600.000,00.
Nei confronti dell’imprenditore sorrentino, utilizzatore delle fatture false lo scorso 20
è stato notificato un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal
Tribunale di Torre Annunziata su proposta di questo Ufficio, di cinque unità immobiliari
in Penisola Sorrentina per un valore di circa € 300.000,00, a garanzia delle pretese
del Fisco Sano al vaglio di questa Autorità Giudiziaria ulteriori filoni investigata a cane»
degli stessi imprenditori coinvolti nella frode fiscale.