CRESCENZIO SEPE, ARCIVESCOVO DI NAPOLI: LA CITTA’ E’ IN ATTESA DI RINASCITA
.Per Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli,
la città è segnata da secolari contrasti e contraddizioni ,camorra e alta tradizione
giuridica, furbizia stracciona e aristocrazia intellettuale”. In
un passaggio del progetto di lettera pastorale “Dar da bere agli
assetati”, il presule parla della città e scrive che Napoli “é
in attesa di rinascita”. Paragona Napoli a un “deserto” quando
“anche per i ricorrenti fenomeni di macro e microcriminalità,
diventa invivibile e inospitale”.
”Si ha l’impressione che quanto fatto finora per Napoli non
sia ancora sufficiente – scrive – in parte il suo volto é
cambiato, l’apparenza, l’abito esteriore, ma non si sono
modificate le viscere”. Nonostante questo, Sepe riconosce alla
città di essere “viva”. “Si avverte – afferma – la presenza di
tanta gente che é pronta a fare di ogni basso una bottega
d’artigianato, di tanti giovani che rappresentano un capitale
d’intelligenza”.
Il presule fa appello al mondo della cultura. “Tra il sapere
accademico e quello popolare é mancata probabilmente una
funzione di ricerca, svolta in passato anche dalla Chiesa”. Il
mondo della cultura “appare una cittadella non contaminata né
contaminabile dal quotidiano, mentre la città ha bisogno di
queste competenze di alto profilo”.
“Fin quando il sapere accademico non contribuirà a far
crescere il livello di sviluppo globale – conclude – non si
porranno le premesse per un concreto processo di riscatto”.