CALDORO: MI DISPIACE PER LA SUA ASSENSA, SONO PRONTO AD UN CONFRONTO PUBBLICO
Tribuna elettorale, questa mattina, con i candidati alle regionali
Bagnoli, porto di Napoli, Legge Severino: a sei giorni dal voto i candidati alla presidenza
della Regione Campania (Caldoro, Ciarambino, Vozza e Esposito)
incrociano le lame davanti alle telecamere della Rai nella
tribuna elettorale gestita dalla Tgr. Con loro anche un
convitato di pietra. Non c’e’ infatti Vincenzo De Luca, che ha
preferito un appuntamento elettorale concomitante. Una sedia
vuota ne certifica l’assenza per tutta la durata del confronto.
Il primo a sottolineare l’assenza del candidato del
centrosinistra è il governatore uscente di centrodestra Stefano
Caldoro. “Mi dispiace che non ci sia, sono pronto a un confronto
pubblico con lui. Con De Luca alla Regione – sottolinea
riferendosi alle conseguenze della Legge Severino – c’e’ il
rischio di ritrovarsi in un caos istituzionale perche’ in caso
di vittoria non potrebbe governare”.
Si parla del ruolo delle Regioni e Caldoro ricorda la sua
idea delle macroregioni per rafforzare il Mezzogiorno, mentre
Vozza (Sinistra al Lavoro) attacca Renzi e il suo partito della
Nazione, ed Esposito (Lista Mo!) denuncia lo squilibrio Nord-Sud
nella distribuzione delle risorse. Salute, sviluppo, lavoro e
valorizzazione del territorio le priorità della candidata
grillina Valeria Ciarambino.
Sulla Legge Severino il primo ad affondare è Vozza: “Chi vota
il Pd, che non è espressione del centrosinistra perchè ha
imbarcato pezzi di destra, dà il proprio voto per far eleggere
gli impresentabili”. “Non era opportuno candidare chi è stato
condannato in primo grado”, rimarca Esposito, mentre per
Ciarambino “il Pd doveva pensarci prima e non candidare De
Luca”. D’accordo Caldoro per il quale la candidatura di De Luca
pone un problema di immagine per la Campania.
Ma è sul porto di Napoli che il confronto si accende. Marco
Esposito addebita a Caldoro di “non aver fatto nulla per il
porto di Napoli”. “Bugie colossali”, la replica del governatore
che ricorda come sul porto le competenze non siano della Regione
(“non faccio io le nomine”). Nel botta e risposta si inserisce
anche Vozza per il quale “sono stati i veti incrociati tra
Regione e sindaco di Napoli a bloccare 240 milioni di euro”.
Sul rischio astensionismo i candidati se la prendono con la
“mala politica” che allontana gli elettori dalle urne e tutti
testimoniano di aver riscontrato nell’elettorato poca voglia di
votare domenica.
Chiusura su Bagnoli. Caldoro incalza il governo sulla nomina
annunciata, ma mai varata, del commissario: “Faccia presto, è
già tardi”, dice. Mentre Vozza accusa Renzi di disinteresse nei
confronti del Sud e si dice contrario al commissariamento. “Se
eletto proporrei Dario Scalella per quell’incarico” annuncia
Marco Esposito. L’ultima parola è appannaggio di Valeria
Ciarambino che propone la sua ricetta per Bagnoli fatta di
spiaggia libera, niente colmata e rilancio della vocazione
turistica dell’ex sito industriale oggi in uno stato di vergognoso abbandono.